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ASSOCIAZIONE DEI TECNICI AGRICOLI DELLA PROV. DI MODENA SERATA CONVIVIALE DEL 06 DICEMBRE 2005 TEMA DELLA SERATA "AGRICOLTURA NOVELLO LAZZARO":

Il giorno martedì 06 dicembre 2005, alle ore 20.00 a S. Donnino presso il Ristorante La Busa da Tino, si è svolta la serata conviviale avente per tema: "Agricoltura novello Lazzaro".
L'Associazione dei Tecnici Agricoli della Provincia di Modena ha organizzato la serata di concerto con l'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali Prov.Modena, il Collegio Prov.le dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laurerati di Modena, il Collegio Agrotecnici e Agrotecnici Laureati della Prov. di Modena.

Il Presidente P.A. Attilio Tabacchi ed il P.A. Losi Claudio – Consigliere, hanno salutato e ringraziato per la loro significativa presenza tutti i presenti al Convivio: l'Assessore Prov.le agricoltura Poggioli Graziano, il Preside lell'I.T.A.S. Calvi Siena Giorgio; il Preside dell'I.P.S.A.A.
Spallanzani Prof. Boni Maurizio; il Presidente del Collegio P.A. di Parma P.A. Faroldi Giorgio; i Collegi e Ordini Professionali della Prov. di Modena presenti alla serata: Ordine Dr. Agronomi e Forestali: Dr.ssa Bega Rita – Presidente, Dr. Agr. Bandieri Roberto, Ing. Balugani Pietro – Presidente C.U.P. Modena; Collegio Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Modena: Vice Presidente P.A. Piastrini Giuliano, Consiglieri, Segretaria, Tesoriere: P.A. Guiati Mauro, Segretario: P.A. Barbarossa Federico, altri iscritti: P.A. Torricelli Gilberto, P.A. Losi Gianni, P.A.
Zaccaria Michele, Collegio Agrotecnici: Agr.co Ballasso Stefano, Agr.co Bianconi Alessandro, Ordine Ingegneri: Geom. Gorrieri Francesco – Presidente Associaz. Geometri Liberi Professionisti; Organizzazioni Prof.li: Dr. Bolognesi Pier Luigi – Direttore Associaz. Agricoltori; Direttore Bonifica di Burana: Dr. Elio Molinari; alcuni rappresentanti di Aziende Agricole: Edmondo Cuoghi, Ferri Maurizio, Ferri Luciano – Az. Agr. Ferri, Manfredi Fiorenzo, Mongiorgi Bruno, Bernardi Gilberto; gli altri soci dell'Associazione: Dr. Dallari Luigi, Dr. Bondanini Alberto.

Ha preso la parola il Presidente del Collegio dei Periti Agrari e Per. Agr. Laureati di Modena e Consigliere dell'Associazione P.A. Losi Claudio, presentando ai convenuti il tema della serata un "Lazzaro" (agricoltura) che necessita di risorse e "energie alternative".
L'agricoltura non si distrugge, si trasforma, o meglio si evolve su spinte di regole economiche, di mercato e/o sovvenzionate.
Queste regole possono essere indirizzate con scelte (politiche) che definiscono priorità, o "abbandonata al mercato".
Il baratro si sta già manifestando: infatti, si prevede una dismissione dal settore zootecnico di più di 200 aziende per un ammontare di circa 4000 bovine da latte, e non solo di aziende medio piccole, ma anche di aziende medie e grandi, perchè se da una parte è dovuta all'invecchiamento degli addetti e alla mancanza di ricambio, dall'altra è la mancanza di un utile di bilancio e di prospettive di settore.
Commentando l'intesa raggiunta dai ministri dell'agricoltura dell'unione europea sulla riforma dell'organizzazione comune di mercato dello zucchero che ne riduce il prezzo del 36% in quattro anni occorre forse saper far di necessità virtù per una ottimale gestione dei termini dell'accordo dentro i nostri confini ed e' opportuno far lavorare subito il tavolo di filiera bieticolo-saccarifero per la migliore gestione del fondo di ristrutturazione, che non deve rappresentare la migliore buonuscita per l'industria, bensì la garanzia di rilancio per le parti che resteranno produttive" recuperando ai fini energetici le biomasse di risulta della materia prima Bietola.
Il fondo non è ancora stato toccato per chi vuole camminare ed è giusto ricordare le tante aziende di imprenditori operosi, giovani e no, che investendo, si sono dimostrati attivi e attenti.
Partendo da questa realtà, ci domandiamo quali obiettivi produttivi e ambientali possono o "dovranno" essere perseguiti:

  1. Produzioni agroalimentari, con standard di elevate qualità riconosciuti;
  2. Produzioni finalizzate ad energie rinnovabili e o di fonti energetiche alternative;
  3. Produzioni ambientali di tutela e di manutenzione del territorio.

La realizzazione di queste, a chi dovrà essere demandata?

  1. Ad aggregazioni di aziende: fisiche, latifondistiche ?
  2. Ad aziende che fanno capo ad un progetto produttivo: filiera?
  3. Ad aziende che fanno capo territorialmente ad un progetto integrato a 360 gradi sul territorio?

Pertanto, è prevedibile un forte aumento di disponibilità di capitale fondiario ed è lecito domandarsi se rimarrà agli operatori del settore o se sarà manipolato a fini speculativi.
Rischio è che l'abbandono dei terreni e dei territori e degli agricoltori impatta e vada a discapito del benessere dei cittadini categoria di cui noi tutti facciamo parte.
Questa disponibilità di terreno dovrà cogliere ed offrire opportunità di investimenti produttivi organizzati e remunerati per e dagli imprenditori agricoli professionali; e i tecnici agricoli dovranno ora più che mai essere e fornire adeguato supporto ed attente valutazioni per limitare i rischi di impresa.
Oggettivamente possiamo affermare che vi sono spinte e scelte politiche che stanno spostando l'indirizzo produttivo dall'agro alimentare estensivo e specializzato al biologico di alta qualità o alle produzioni di fonti energetiche alternative eventualmente rinnovabili, filoni nuovi ANCHE se di non certificata remuneratività.
Infine, pongo l'attenzione sul piano regionale di sviluppo rurale 2007 – 2013 che si sta stilando ed oltre a riconoscere il ruolo fondamentale di questo novello "LAZZARO", dovrà fornirGLI le necessarie risorse per un cammino dignitoso alla pari di altre attività prestate dai cittadini e/o imprenditori di questa nazione.

Dopo l'inervento del Presidente del Collegio P.A., chiede la parola il P.A. Zaccaria Michele – Consigliere del Collegio Periti Agrari: nelle produzioni finalizzate al risparmio energetico, si deve anche tener conto della possibilità di coltivare piante che producono legno da utilizzare come combustibile alternativo al metano o al gasolio, con lo scopo di abbassare il costo sul riscaldamento.
In questi ultimi anni ho visto aumentare la richiesta di legname da ardere che viene per gran parte fornito dai paesi dell'est.
Vorrei ricordare la possibilità di ottenere questo prodotto ripristinando le vecchie siepi alberate, che un tempo abbellivano e rendevano unico il nostro paesaggio agrario.
Oltre a ricavare un utile, grande o piccolo che sia, da queste biomasse, si deve anche considerare il valore ecologico, ambientale, paesaggistico, e ancora, questi impianti, possono fornirci dei servizi se utilizzati per la fitodepurazione delle acque, per la sicurezza idraulica, e nell'ingegneria naturalistica.
La tendenza di "oggi" è quella di coltivare i cedui a corta rotazione (SRF: Short Rotation Forestry) da dove in pochi anni si ottiene una buona produzione di legname da ardere sfruttando anche il cippato della frazione che non potrebbe essere bruciata, perché di diametro troppo piccolo (ramaglia). Ritengo che l'opportunità che gli SRF ci offrono sia da valutare con un po' di attenzione.

Il Presidente del Collegio dei Periti Agrari P.A. Claudio Losi ricordando ai presenti tutta la vita lavorativa del Cav. Attilio Tabacchi e gli anni da lui dedicati al Collegio, prima come consigliere, poi come presidente, per ben 23 anni di presidenza, consegna al Cav. P.A. Attilio Tabacchi del Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Modena, un quadro con pergamena, con l'incisione della nomina della PRESIDENZA AD HONOREM.

Interviene alla serata il Presidente della Consulta Economica del Comune di Castelfranco Emilia Sig. Manfredi Fiorenzo: ha invitato i presenti al convegno sulle produzioni agricole energetiche, che si terrà presso l'Istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia nelle giornate del 19 e 20 gennaio 2006.

Affermando che le condizioni interne ed esterne al mondo agricolo inducono a ricercare presto soluzioni concrete per la introduzione di nuove coltivazioni a scopo energetico.
Le risposte attese dal convegno: quali condizioni di vendita per il prodotto agricolo; quali utilizzatori (centrali elettriche) disposti a sottoscrivere contratti d'acquisto anche pluriennali; quali aziende agricole interessate ad orientare, anche solo in parte la propria produzione; quale accettabilità locale di eventuali impianti di produzione energetica a biomasse agricole.

Durante la serata è intervenuto l'Assessore all'Agricoltura Poggioli Graziano: "In questo periodo, nel mondo agricolo vi sono tante crisi, su tanti prodotti agricoli, con la globalizzazione il nostro territorio viene invaso da prodotti a basso prezzo. La globalizzazione può permettere a noi di invadere gli altri mercati.
In futuro l'agricoltura deve imparare a diventare competitiva con questi paesi, bisogna trovare i giusti mercati e valorizzare i nostri prodotti tipici, biologici e di eccellenza.
L'assessorato vuole recuperare le biodiversità, come ad esempio in ambito zootecnico, la Bianca Modenese e la gallina modenese e valorizzare con un marketing adeguato e specializzato, le nostre tipicità: il parmigiano reggiano, le ciliegie classiche, ecc.
Il tema delle produzioni energetiche alternative: biomasse, bio-etanolo, bio-gas, verificando l'approccio di sistema.
Per lo sviluppo delle fattorie energetiche, gli agricoltori associandosi, formano poi questi impianti, come hanno già fatto in Austria.
Nel nuovo piano di sviluppo rurale, affrontare il tema delle bio-energie, in modo coordinato e duraturo.

Prende la parola il Sig. Ferri Maurizio, allevatore di suini: gli allevatori si sono coordinati, creando una cooperativa e insieme hanno creato un impianto che crea sette milioni di kw luce, attraverso il liquame. Questa è una attività di sviluppo nel bio-gas. Il liquame fresco produce più energia, però vi è un fattore culturale, perché le persone, nelle zone di urbanizzazione, sollevano il problema per l'odore sgradevole.

Preside I.P.S.A.A. Spallanzani Prof. Maurizio Boni: vi è la crisi della formazione dell'agricoltura, la qualità si avrà, se vi saranno dei nuovi tecnici, che qualificano i professionisti.
Nel nuovo programma scolastico vi è il nuovo indirizzo biotecnologico. Il Preside propone di fare proposte coerenti con l'azione reale della situazione scolastica.

Prende la parola il Sig. Mongiorgi Bruno – agricoltore: il futuro dell'agricoltura sono le produzioni tipiche d'eccellenza, riconosciute dal mercato e le bio-diversità, come fonte di produzioni alternative.

La sintesi qui riportata è necessariamente parziale.

Ringraziando tutti i relatori della serata, il Presidente P.A. Attilio Tabacchi chiude il convivio auspicando che ciò non sia fine a se stesso, ma che abbia un seguito.
Il Convivio viene chiuso alle ore 23,00.

Modena, lì 06/12/2005

Il Presidente
P.A. Attilio Tabacchi

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Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Modena